CRYING FIST

Titolo Coreano:

주먹이 운다

Pronuncia Originale:

ju-meok-i un-da

Titolo Italiano:

Pugni di Rabbia

Regista:

Anno:

2005

Durata:

134 min

Nazione:

Corea del Sud

Formato:

35mm

Tipologia:

Colore:

Colore

Lingua:

Coreano

Sottotitoli:

Italiano, Inglese

Genere:

Distribuzione Internazionale:

Musiche:

Direttore alla Fotografia:

Direttore delle Luci:

Edizione Festival:

Sinossi:

Le storie del ventenne Sang-hwan e del quarantenne Tae-shik. Quest'ultimo era una promessa della boxe negli anni '90 e ha concluso la sua carriera da pugile dopo aver vinto un importante trofeo nazionale. Dopo essersi ritirato dal ring si è dedicato al commercio, ma è finito sul lastrico. Sua moglie lo lascia e lui si guadagna da vivere facendosi picchiare da sconosciuti. Un giorno decide di tornare alla boxe dopo quindici anni. Nel frattempo Sang-hwan finisce in riformatorio e lì impara l'arte del pugilato. Quando il padre muore in un tragico incidente e la nonna, che si era sempre occupata di lui, si ammala, Sang-hwan capisce che per la prima volta nella sua via deve fare qualcosa per la sua famiglia e accetta la sfida di diventare un campione di boxe. I due arriveranno al match finale...

Recensione Film:

Film per certi versi atipico nella filmografia di Ryoo, questo film recupera un genere poco frequentato dal cinema coreano, il boxe-movie, convertendolo in parte al suo stile. Non essendo un thriller o un film d'azione, il film non ha molte scene spettacolari (anche se la proverbiale ironia di Ryoo certo non manca), ma si concentra piuttosto sul realismo delle situazioni, degli ambienti, degli snodi drammatici e dei personaggi stessi (ottima come sempre la prova dell'attore Choi Min-sik). Ciò permette al regista coreano di sperimentare un nuovo linguaggio: contrariamente alla tradizione di genere (che prevede un montaggio veloce per le scene di combattimento), Ryoo spesso segue i suoi personaggi in piano-sequenza e in tal senso tutta la scena del secondo round del match-finale è esemplare, anche nel suo essere un dichiarato omaggio al cinema del proprio mentore Park Chan-wook e al suo film più celebre, Old Boy.