Sinossi:
In una scuola privata d’élite, gli studenti affrontano gli esami di fine semestre. I migliori venti classificati di tutto l’istituto vengono selezionati per formare una classe rappresentativa speciale, in vista di un’iniziativa di scambio con un istituto straniero. I ragazzi prescelti vengono trattenuti a scuola per il weekend, per ulteriori lezioni speciali. Improvvisamente, i monitor della scuola rivelano che studenti e professori sono prigionieri di una trappola mortale. La voce del misterioso assassino annuncia ai ragazzi che saranno barbaramente uccisi ad uno ad uno, se non riusciranno a risolvere le domande d’esame che di volta in volta saranno loro proposte…
Recensione Film:
Death Bell è stato l’unico horror coreano uscito nell’estate 2008. D’abitudine, la stagione estiva aveva in passato offerto alle platee dei teenager coreani un ampio ventaglio di scelte nel genere; da qualche anno a questa parte, però, la vena ispirata del K-horror s’è andata esaurendo e il giovane pubblico pareva essersi disaffezionato. Privo di concorrenza sul mercato, Death Bell ha tratto vantaggio di una sete di brividi che s’è dimostrata tutt’altro che estinta, ottenendo un risultato di botteghino superiore alle attese e divenendo uno degli horror coreani più visti del decennio. Questo successo, però, non si può ascrivere soltanto alle circostanze distributive. Death Bell, infatti, assolve il suo compito grazie ad una premessa intrigante che istituisce ancora una volta (come già in molti K-horror) come sfondo dell’orrore l’istituzione scolastica. Ma questa volta niente fantasmi vendicativi o paranormali; nonostante alcune suggestioni e false piste iniziali, in Death Bell si compie una vendetta che segue ad un episodio di corruzione finito molto male. Diretto con scaltrezza da Chang, già affermato autore di videoclip, Death bell ha i suoi punti di forza nella convincente performance di Lee Beom-soo, nel ruolo del professor Hwang e nelle truculente e sadicamente inventive scene d’esecuzione degli studenti. Da segnalare che la giovane protagonista femminile Nam Gyu-ri, qui all’esordio cinematografico, è una star del pop coreano, come membro del trio SeeYa.