Sinossi:
Il piccolo Seung-yun rimbalza tra le ambizioni di una madre pretenziosa e i rimproveri di un padre protettivo. Ju-un è un vegetariano astemio alle prese con il cameratismo e le invidie dei colleghi. Su-hyeong soffre per la lontananza dei propri figli e l’indifferenza di una moglie che sembra voler vivere senza di lui. Song e Gwon sono due anziani coniugi in procinto di divorzio: lei è stanca delle angherie del marito, lui preoccupato di perderla per sempre. Ma il destino si può sempre cambiare…
Recensione Film:
Dopo il successo di Waikiki Brothers, presentato, nel 2008, alla 6a edizione del Korea Film Fest Yim Soon-rye ritorna con un commovente spaccato della società contemporanea. Le storie intrecciate dei protagonisti rivelano i retroscena e le contraddizioni del vivere quotidiano, attraverso le diverse esperienze che contraddistinguono il trascorrere di ogni età. Ad accomunarle tutte, c’è la voglia di sottrarsi alla tirannia dei clichés, delle routines già tracciate, per rivendicare l’autonomia delle proprie scelte e l’importanza di un’unicità inviolabile. Dalla scuola al lavoro, passando per l’ambito familiare, il film mette in scena gli ostacoli che, un giorno dopo l’altro, costringono gli individui a privarsi della volontà, per adeguarsi alle intimazioni delle aspettative altrui. Il coraggio di essere se stessi diventa allora l’unica via d’uscita dal deserto dei ruoli già imposti. Abile nel tratteggiare situazioni e modelli della tradizione koreana, Yim Soon-rye affronta, con il suo quinto lungometraggio, un tema universale, in un’opera eclettica che fa ridere e piangere, proprio come la vita.