INCOHERENCE

Titolo Coreano:

지리멸렬

Pronuncia Originale:

Ji-ri-myeol-lyeol

Titolo Italiano:

Incoerenza

Regista:

Anno:

1994

Durata:

31 minuti

Nazione:

corea del sud

Formato:

beta

Tipologia:

Colore:

colore

Lingua:

coreano

Sottotitoli:

Italiano, Inglese

Genere:

Distribuzione Internazionale:

Interpreti:

,

Sceneggiatori:

Musiche:

Direttore alla Fotografia:

Edizione Festival:

Rassegna/Retrospettiva:

Sinossi

Tre storie quotidiane: un professore universitario che ama leggere riviste pornografiche e che riesce rocambolescamente a non farsi scoprire da una sua studentessa; un giornalista che mentre fa jogging, ruba il latte davanti alle case degli altri e che quando rischia di essere scoperto, cerca di dare la colpa a un ragazzo che consegna i giornali porta a porta; un rinomato pubblico ministero che urina nel corridoio di un palazzo dopo essersi ubriacato, ma viene scoperto da un uomo della sicurezza. Nell'epilogo i tre uomini, mentre discutono dei problemi sociali in un programma televisivo, insistono sui valori civili che loro stessi, con il loro comportamento, hanno disatteso.

Recensione Film

Il terzo cortometraggio di Bong Joon-ho (il secondo prodotto e anche distribuito - dalla Korean Academy of Film Arts) rappresenta il primo importante tentativo da parte del regista coreano di confrontarsi con una struttura narrativa più complessa e coerente. Seguendo tre episodi, ognuno con un protagonista diverso (tutti però appartenenti alla classe dirigente del Paese), Bong può raccontare in diversa maniera un tema di fondo specifico, che è quello dell'incoerenza tra princìpi ideali e azione quotidiana. Incoherence è infatti una sorta di racconto morale realizzato grazie al montaggio parallelo, che indica molto chiaramente quanto Bong si trovi a suo agio nelle short stories di questo tipo (modello che riprenderà più volte successivamente, partecipando a numerosi film a episodi). E' indubbio che questa prova costituisca un passaggio naturale e necessario verso il lungometraggio, data anche la padronanza espressiva con cui Bong costruisce il film: la convergenza delle tre storie verso un epilogo coerente è la dimostrazione che ormai il regista è maturo per un passo ulteriore.