Sinossi:
La band musicale Waikiki Brothers, dopo una serie di serate deludenti, finisce per esibirsi a Suanbo, città natale del suo cantante e chitarrista Sung-woo. I loro concerti nella discoteca del Waikiki Hotel, resort principale della città un tempo popolare centro termale, provocano in Sung-woo una profonda nostalgia per la sua giovinezza. Intanto gli equilibri all’interno della band iniziano a sgretolarsi.
Recensione Film:
Film dell’esordio per Park Hae-il che, appena 24enne, viene scelto dalla regista Yim Soon-rye (che tornerà a dirigerlo più di 10 anni dopo in “Whistle Blower”) per interpretare il ruolo del protagonista nei suoi anni giovanili in questa commedia dolce\amara sull’amicizia e sulle speranze disilluse. In un presente piuttosto amaro il segmento del passato, e quindi quello in cui compare Park Hae-il, si pone come una delicata età dell’oro, quando si hanno gli anni in tasca e il cuore palpitante nel petto, in cui il giovane Sung-woo è già un sensibile sognatore e, di fatto, la vera anima della sua band. La musica è probabilmente uno dei legami più forti che conserviamo col passato ed è esattamente quello che sembra suggerirci la regista che punta il suo “female gaze” su una storia, declinata al maschile, nella quale, tra passato e presente, è la nostalgia il sentimento predominante. Il film, girato nel 2001, è anche una preziosa istantanea di quelle che erano le autostrade, le stazioni di servizio, gli hotel fuorimano, i parco giochi, i Karaoke e i piccoli club di una Corea che aspettava solo di essere scoperta.