YONG SOO

Nome in coreano:

용수

Pronuncia del nome:

YONG SOO

Professione:

Regista

Genere:

Uomo

Biografia

Nato a Busan, agli inizi del 2000 è rimasto vittima di un incidente per il quale ha sperimentato egli stesso la paralisi. Il suo film d’esordio “Man of Men” riflette, in parte, questa sua dolorosa esperienza.

Presentazione Critica

Un film dall’equilibrio delicato “Man of Men”. Se da una parte c’è l’inevitabile conclusione della vita di un uomo ancora giovane e brillante (il ricco avvocato Jang-soo interpretato dall’impeccabile Sol Kyung-gu), dall’altra c’è la prospettiva di un futuro diverso e magari migliore per il piccolo criminale Young-ki (Cho Jin-woong). Se l’espediente narrativo era già stato affrontato sia in Europa con “Quasi amici” (2011) che negli Stati Uniti con “The Upside” (2017), completamente diverso è il taglio della pellicola sudcoreana. Non è solo il rischio di un tono generale troppo melodrammatico ad essere scongiurato dall’interpretazione offerta da Cho Jin-woong; il personaggio dello scanzonato gangster con la passione per le auto da corsa e per gli abiti appariscenti, entrando in contatto con qualcosa di decisamente più grande di lui come lo spengersi di una vita, dona infatti al film, oltre che momenti di assoluta e spensierata comicità, anche interessanti sfumature noir che, in qualche momento, sembrano quasi rendere omaggio a precedenti interpretazioni dell’attore in film di quel particolare genere.