Bungee Jumping Of Their Own

Omaggio a Lee Byung-hun

Venerdì, 29 Marzo, 15:00
Cinema La Compagnia

Titolo Coreano:

번지점프를 하다

Pronuncia Originale:

Bun-gee-jum-p-reul Ha-da

Titolo Italiano:

Bungee Jumping da Soli

Regista:

Anno:

2001

Durata:

101min

Nazione:

Corea del Sud

Formato:

HD

Tipologia:

Colore:

Colore

Lingua:

Inglese, Italiano

Sottotitoli:

Italiano, Inglese

Genere:

,

Distribuzione Internazionale:

Interpreti:

,

Produttore:

Sceneggiatori:

Musiche:

Direttore alla Fotografia:

Edizione Festival:

Sezione Festival:

Omaggio a Lee Byung-hun

Sinossi:

In-woo e Tae-hee, due matricole del college, iniziano una relazione che sembrava destinata a durare per sempre. Purtroppo Tae-hee perde la vita in un incidente e In-woo, pur non avendola dimenticata, cerca di andare avanti. Diciassette anni dopo l’uomo, che insegna in un liceo, viene folgorato da un suo studente che gli ricorda terribilmente la sua amata Tae-hee.

Recensione Film:

I ruoli da innamorato, che hanno costellato l’ascesa di Lee Byung-hun nei primi 10 anni della sua fortunata carriera, sono stati sempre affrontati dall’attore con una certa dose di umorismo. Un curioso cortocircuito dato dalla rappresentazione di quella timidezza innata che talvolta dimostrano di possedere proprio le persone più attraenti. Nella prima parte del film, che adotta due registri molto diversi alternando alla leggerezza il dramma, il protagonista è insicuro, teso e anche un po’ imbranato di fronte a quel sentimento che sembra travolgerlo con la sua forza dirompente. Lo ritroviamo nel tempo presente dell’azione padre di famiglia e professore amato dagli studenti e stimato dai colleghi. Ma se inizialemte fatichiamo a riconoscere in lui il ragazzo che aveva paura di farsi avanti con l’amata, presto ne scopriamo un lato ancora più fragile dato dal terrore che genera quell’attrazione fatale verso un suo giovane studente. La realtà dell’uomo, del marito e del docente si sgretola sotto lo sguardo giudicante e inclemente degli altri, per poi ricomporsi solo quando realizza di non essere il solo ad aver perduto ogni certezza.