Sinossi:
Senza lavoro e al verde, Hee-su dà la caccia al suo ex, Byeong-woon, che da un anno le deve $3,500. Lo scova in una sala corse dove sembra passi le giornate. Sorpreso dall’apparizione di Hee-su e imbarazzato dalla sua insistenza per un immediato saldo del debito, Byeong-woon ammette di non avere i soldi. Nonostante l’ostilità della donna, è contento di rivederla. Ottimista, maestro nell’arte di arrangiarsi e colmo di charm, in specie con le donne, Byeong-woon promette di ripagarla entro la giornata facendo il giro degli amici per raccogliere la somma. Sospettosa, Hee-su insiste nell’accompagnarlo. Così inizia un giorno speciale pieno di memorie riemerse, toccanti rivelazioni e lezioni sul valore dell’amicizia e della fiducia.
Hee-soo ha un disperato bisogno di soldi e per questo va a cercare il suo ex Byung-woon che le deve una grossa somma. Malgrado sia passato del tempo l’uomo non è cambiato e continua a vivere alla giornata senza grosse prospettive e naturalmente è al verde. È così che i due ex partono alla volta di un viaggio a tappe per la città per incontrare una serie di persone disposte ad anticipare a Hee-soo la somma che le serve per conto di Byung-woon.
Recensione Film:
Regista pluri-premiato, Lee Yoon-ki è stato onorato di una retrospettiva nella 6a edizione del KOFF nel 2008. Come per il precedente “Ad Lib Night”, anche per il suo quarto lungometraggio Lee si è ispirato a un’opera dello scrittore giapponese Azuko Taira. Con il suo magistrale linguaggio cinematografico, la consueta forte sceneggiatura e l’azzeccatissimo casting, in quel gioiello che è “My Dear Enemy” Lee ha creato un intenso e insieme divertito ritratto di una coppia il cui rapporto interrotto viene colto in un delicato equilibrio fra rinnovamento e dissoluzione. Laddove in passato il nucleo drammatico dei film di Lee era il ritratto della protagonista femminile, qui esso si espande a entrambi i protagonisti, interpretati da due attori di straordinaria bravura e personalità: Jeon Do-yeon, al suo primo ruolo dopo il premio come Migliore Attrice a Cannes nel 2007, e Ha Jung-woo, attore di enorme talento e star maschile di primaria grandezza, ben noto al pubblico del KOFF.
La definizione che meglio si adatta al personaggio interpretato da Ha Jung-woo in “My Dear Enemy” è sicuramente quella di beautiful loser. Byung-woon non è un uomo crudele, è semplicemente uno che ha smesso di provare a fare qualcosa della sua vita, o che forse realmente non ci ha mai provato. Non è un delinquente, un ladro o un accattone, ma semplicemente uno che ha perso, appunto. Ha perso impieghi, case, famiglia, amori… tutto tranne la gentilezza e il fascino.
Impossibile serbare rancore a qualcuno che non ha altra colpa se non quella di non aver ambizione, ed è così che Hee-soo decide di salutare il suo ex dopo la bizzarra giornata trascorsa in sua compagnia a recuperare il denaro che lui le doveva, con malinconia ma senza rabbia.
Una splendida e struggente riflessione sull’incapacità dell’assumersi la responsabilità dell’amore, quella messa in scena da Lee Yoon-ki, in cui la rigidità ostentata come difesa dal personaggio interpretato da Jeon Do-yeon è perfettamente complementare all’esuberanza di Ha Jung-woo che non prova nemmeno veramente mai a riconquistarla, forse perché cosciente di non essere all’altezza di quell’amore iniziato con un colpo di fulmine.