A Bittersweet Life

Homage to Lee Byung-hun

Thursday, 28 March, 20:00
Cinema La Compagnia

Homage to Lee Byung-hun

From Thursday, 28 March, Online

Korean title:

달콤한 인생

Original pronunciation:

Dalkomhan insaeng

Italian title:

Una Vita Dolce Amara

Director:

Year:

2005

Lenght:

120

Country:

South Korea

Format:

35mm

Type:

Color:

Color

Language:

Korean

Subtitles:

Italiano, Inglese

International Distribution:

Editing:

Editing Assistant:

,

Assistant Artistic Director:

,

Story Board:

Costume designer:

Dialogues:

Special Effects:

,

Electrictians

,

Festival Edition:

Festival Section:

Homage to Lee Byung-hun

Review/Retrospective:

Synopsis:

Seon Woo è proprietario de “La Dolce Vita”, un american bar che funge anche da quartier generale per le attività illecite che il giovane porta avanti come braccio destro del boss locale, Kang. I guai per Seon Woo cominceranno quando Kang, sospettoso, gli ordinerà di pedinare la propria giovane fidanzata, Hee-soo. Trovata Heo-soo tra le braccia del proprio amante, Seon-woo decide istintivamente di lasciarli fuggire. Kang, furioso, dichiara guerra a Seon woo, costretto così ad una battaglia inevitabile contro quello che un tempo era il suo branco.

Film Review:

Dopo le felici escursioni nella commedia (dal black di The Quiet Family al kitch di The Foul King) e nell’horror (Three ed A Tale of Two Sister), Kim Jee-woon giunge al proprio periodo noir, con un’opera in cui il melodramma gangsteristico assume una dimensione quanto mai affascinante.

A Bittersweet Life vanta una fotografia di sicuro impatto, con tonalità che si evolvono con la narrazione dal metallico al pastello, accompagnando gli umori e il conflitto emotivo dei caratteri in gioco, in una storia scevra da banalità. Seguendo la parabola del protagonista, anti-eroe romantico ‘illuminato’ che va incontro al proprio destino senza rinunciare a sfidarlo, Kim Jee-woon dà vita ad un’opera varia, con componenti concorrenti dei generi noir, action-thriller e melò: un’opera che ha scatenato l’entusiasmo di folle e critica, evocando talvolta paragoni addirittura con Old Boy, capolavoro di Park Chan-wook. Ancora un volta il cinema coreano si conferma capace di offrire un intrattenimento d’autore. Presente fuori concorso al 58˚ festival di Cannes.