Synopsis:
Nam moo-Sung insieme ad un gruppo di altri giovani musicisti va a trovare il maestro e trombettista Kang Dae-kwan, dopo aver saputo della imminente chiusura del primo centro di ricerca della musica Jazz, il ‘Lee Pan-geun Research Centre’. Si ritrovano insieme agli altri membri della prima generazione di musicisti Jazz coreani all’inizio ad ascoltare epici aneddoti tra scodelle di riso e vino, e poi in una straordinaria jam session celebrativa che unisce vecchie e nuove leve in un magico e definitivo show.
Film Review:
Kang Dae-kwan, trombettista della prima generazione del Jazz coreano è uno fra tutti simbolo di questo affresco che Nam Noo-sung tributa ai suoi maestri, ad oggi quasi tutti scomparsi. I denti sono caduti, forse per la troppa energia con cui ha suonato davanti a folle in visibilio, come ironizzano i suoi compagni. Ma l’entusiasmo è ancora lì, negli occhi che si illuminano, nelle esperienze raccontate, negli anni che scompaiono improvvisamente, per lui e per gli altri, una volta sul palco. La loro avventura musicale inizia, da quegli LP di Ellington, Coltrane, Evans, arrivati in Corea grazie alle basi americane che tra i 50 e i ’70 fioccavano in ogni angolo del paese, esempi che vengono assorbiti e trasformati, resi fonte d’ispirazione per progetti personali, come il sogno di creare un Jazz che parli la lingua e le tradizioni folk della Corea. Nam Noo-sung ci conduce con sguardo appassionato nella storia di questo avamposto della musica Jazz, sconosciuto ai più, ma struggente ed entusiasta.