QUIET FAMILY, THE

Korean title:

조용한 가족

Original pronunciation:

Joyonghan Gajok

Italian title:

Una famiglia tranquilla

Director:

Year:

1998

Lenght:

99'

Country:

South Korea

Format:

35mm

Type:

Color:

Color

Language:

Korean

Subtitles:

Italiano, Inglese

Production:

International Distribution:

Screenwriters:

Director of Photography:

Festival Edition:

Synopsis:

Dopo che il padre viene licenziato dalla sua azienda, una famiglia decide di aprire una locanda di montagna alle porte di Seoul. Nonostante si aspettino un’affluenza notevole, per giorni e giorni neanche un cliente bussa alla loro porta. Come risultante la famiglia tutta dà segni di nervosismo. Nel frattempo Mina, la figlia minore, è spaventata da strani rumori notturni, e dal presagio infausto di una vecchia signora. Il primo cliente, a due settimane dall’apertura finalmente arriva, ma viene ritrovato morto il giorno dopo, e la famiglia, per non mandare in rovina il business, ne elimina il corpo. Anche la successiva coppia di ospiti muore per un apparente omicidio-suicidio, e anche questa volta i corpi vengono occultati…ma potrebbero riemergere dai cantieri di una strada in costruzione…

Film Review:

Piccola chicca di commedia nera, con quel tanto di macabro, orrorifico, e di thriller da rimandare a precedenti illustri come Psycho e Shining, e al contempo alle loro legittime e svariate parodie, The Quiet Family è un elogio della follia collettiva che nasce dalla solitudine, dall’isolazionismo, dall’eremitaggio. “Sai cos’è la solitudine”, chiede ad un giovane Song Kang-ho il primo sfortunato ospite dell’amena locanda di montagna, prima di essere ritrovato cadavere, presunto suicida; ma lui sembra non capire, per nulla consapevole d’essere intrappolato in questo scalcinato e claustrofobico clan familiare, un microcosmo fatto di elementi asociali destinati al confino. Un compendio di personaggi da antologia: c’è la coppia di mezza età burbera ed inacidita dalla vita, lo zio nullafacente ed infantile che vive alle spalle del fratello, la figlia maggiore, timida, complessata e romantica, la figlia minore, una piccola emo in preda all’umorismo nero e all’apatia, ed infine il giovane depravato che origlia le prodezze amorose delle coppiette appartate. Una banda di cialtroni omicidi solo per caso,,costretti a sporcarsi le mani per mantenere il loro bizzarro status quo minacciato dalla sfortuna e chissà…forse da oscure presenze.