YELLOW SEA, THE

Korean title:

황해

Original pronunciation:

Hwang-hae

Italian title:

Il mar giallo

Director:

Year:

2010

Lenght:

156 min

Country:

South Korea

Format:

DCP

Type:

Color:

Color

Language:

Korean

Subtitles:

Italiano, Inglese

Genre:

International Distribution:

Screenwriters:

Director of Photography:

Festival Edition:

Synopsis:

Gu-nam, tassista in una provincia autonoma coreana nel nord della Cina, vive con la spada di damocle di un debito crescente, abbandonato persino dalla moglie, scappata in Corea. Inizia a giocare d’azzardo per recuperare qualche soldo, ma finisce sempre per perdere. Un giorno gli viene offerto di uccidere qualcuno in Corea, per ripagare interamente il debito. Disperato accetta ma, appena arrivato, viene inseguito dalla polizia accusato di un delitto che non ha commesso. Gun-nam capisce di essere stato incastrato, ma con i poliziotti alle calcagna ed inseguito anche da un misterioso killer professionista, sbrogliare la matassa sarà complicato.

Film Review:

Ormai affezionato alle atmosfere hard-boiled e agli inseguimenti sul filo del rasoio, Na torna sul luogo del delitto, ma lo fa dilatando i tempi e le sensazioni rispetto al suo illustre The Chaser, una caccia tra il gatto ed il topo che non ha la frenesia del suo predecessore, ma che risulta a tratti più riflessiva ed indagatrice di ciò che si muove nell’animo ferito del protagonista. Ma c’è di più. Yellow Sea appartiene ad una nuova categoria di thriller che mettono da parte Il tema della vendetta, tanto caro alla cinematografia coreana degli ultimi anni, che sembra quindi perdere mordente, per cedere il passo alla tematica del loser pronto a tutto pur di riemergere da una situazione di degrado economico e morale per vivere un’esistenza che sia almeno tranquilla.. Sono anti-eroi più reazionari che, sono strattonati nell’azione con veemenza, e non vi ci si buttano volontariamente. Anche Gu-nam infatti è spinto a guadare metaforicamente e realmente questo Mar Giallo che significa riappropriarsi della propria realtà e riprendere in mano le redini della propria misera vita, se pur venendo meno ad ogni principio morale e abbassandosi al più biechi ricatti e alle più efferate azioni.