GOOD, THE BAD, THE WEIRD, THE

Korean title:

좋은 놈, 나쁜 놈, 이상한 놈

Original pronunciation:

Jongh-eun Nom, Na-bbeun Nom, I-sang-han Nom

Italian title:

Il Buono, il Cattivo, il Matto

Director:

Year:

2008

Lenght:

139'

Country:

South Korea

Format:

35mm

Type:

Color:

Color

Language:

Korean

Subtitles:

Italiano, Inglese

Genre:

,

Production:

International Distribution:

Distribuzione Italiana: Distrubition in Italy:

Actors:

Screenwriters:

,

Director of Photography:

Festival Edition:

Festival Section:

Review/Retrospective:

Synopsis:

Manciuria, anni Trenta. Chang-yi (il «Cattivo»), un vanitoso killer dal sorriso ironico e beffardo, viene assoldato per recuperare una mappa in mano a un banchiere giapponese. Intanto, a sua insaputa, l'infallibile cacciatore di taglie Do-won (il «Buono») viene incaricato della stessa missione dall'esercito indipendentista coreano. La mappa però, dopo un'esplosiva rapina a un treno, è finita nelle mani di un ladro, Tae-gu (il «Matto»), convinto che essa conduca ai favolosi tesori della dinastia Qing. Comincia così una lotta serrata tra i tre, disposti a tutto pur di non restare fuori dal gioco.

Film Review:

Un omaggio dichiarato, sin dal titolo, alla grande stagione dello «spaghetti western» alla Sergio Leone e a uno dei film più celebri del maestro italiano. La pellicola di Kim Jae-woon risente a pieno sia dell'euforia citazionista che dell'estetica del pastiche, ambedue tipiche del cinema post-moderno, ma la sapienza artigianale di Lee (che prima di questo film ha frequentato abilmente altri generi molto in voga nel cinema coreano contempoaneo, come l'horror e il thriller) riesce a tenere insieme in maniera spettacolare elementi diversi: da una parte la potenza dell'azione, ottenuta grazie a un dinamismo visivo trascinante, dall'altra la dimensione più intima e umana, resa fisica grazie a tagli di montaggio sovente arditi. Song Kang-ho partecipa al film come «star» accanto a due altri divi come Jung Woon-sung e Lee Byung-hun; Song è dunque parte di un cast che, per la sua particolare composizione, è frutto di un'operazione divistica destinata soprattutto a entusiasmare il grande pubblico.